"...Un artista,un vero artista(non uno ke abbia l'arte per professione borghese,ma per cui l'arte sia predestinazione e condanna)è distinguibiletra una folla umana allo sgurdo meno esperto.Il senso dell'isolamento,della non appartenenza,di essere rikonosciuto e osservato,un che di regale e di impacciato insieme gli sta dipinto in viso...nel modo di vestire...nei suoi occhi tristi e distanti..Uno può mascherarsi,cammuffarsi finchè vuole,mettersi kome un addetto d'ambasciata:ma basterà ke alzi gli okki,ke pronunci una parola,perchè ciascuno sappia ke quello nn è un uomu,bensì qualcosa di strana,di sorprendente,di diverso..."
"Io mi trovo in mezzo a due mondi,senza sentirmi a mio agio in nessuno di essi..."
"egli lavorava non kome kolui ke lavora per vivere,bensì kome uno ke,in nessun konto avendosi kome uomo vivente,ma desideroso di essere considerato kome kreatore,null'altro voglia lavorare,e per il resto se ne vada attorno grigio e insignifikante...disprezzava quelli ke kredono ke l'ingegno non è ke l'ornamento della società,si mostravano in pubbliko kon eccentrike kravatte,e si preokkupavano di kondurre una vita artistika,senza sapere che le opere di valore nascono solo sotto il premere di una vita kattiva,ke kolui ke vive non lavora e ke,per essere veri kreatori,per essere veri artisti,bisogna essere morti..."
Questo era Thomas mann...questa sono io...:Noi vediamo le kose ke gli altri non vedono,prestiamo attenzione alle kose ke a nessuno importa,stiamo in biliko tra un enorme voragine e il mondo reale,e questa divisione è kosì fragile che ne siamo quasi spaventati...perkè solo noi possiamo vedere e rikonoscere l'ignoto dentro a quella voragine,MA QUANDO SOLAMENTE CI SPORGIAMO UN ATTIMO E PENSIAMO DI RIUSCIRE AD AFFERRARE IL SUO SIGNIFIKATO ALMENO IN PARTE,ci sbilanciamo e riskiamo di kadere nel nulla,kosì ritorniamo a volgere lo sguardo verso la realtà...e non kapiamo piu quale sia la migliore,il nostro sguardo è assente perchè siamo sempre attenti a cerkare di kreare un equilibrio tra queella voragine ke solo noi vediamo e la vita umana....il konfine è fragile...e se si guarda troppo dall'altra parte si riskia di nn tornare mai piu indietro...
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