Quanto può contare la suggestione nella vita di un uomo?quanto può contare la paranoia,la continua sensazione di essere lasciati in disparte,il continuo tormentarsi di non essere mai all’altezza dell’altro?Provare continuamente un sentimento di inferiorità,di inadeguatezza.si isolamento…Quanto può contare tutto questo sui fatti quotidiani della vita?Diciamo che la maggioranza dei pensieri,delle emozioni e delle paure che viviamo ogni giorno sono influenzate dal modo di vivere che ogni individuo si trova ad affrontare.Il che rende tutto molto più complesso e diverso,ogni mente la pensa a modo suo,plasma le semplici situazioni a seconda delle proprie esperienze personali e dei propri turbamenti.Analizza i fatti e li elabora attraverso la propria fantasia,la propria immaginazione,e non è detto che la stessa cosa che provoca il turbamento nell’animo di una persona non ne scateni uno di gioia in un’altra,è tutto relativo all’essere,tutto cambia,tutto dipende dalla vita che ci si è costruiti intorno.Ora provate ad immaginare una donna sola,in una casa sinistra,in un posto a lei sconosciuto,a lei estraneo,con due bambini dal comportamento innaturale causato dalla troppa purezza e con una governante che sembra celare in sé una miriade di segreti.Non sappiamo chi essa sia,non sappiamo nemmeno se crederle o no,possiamo soltanto ascoltarla mentre racconta terrorizzata le numerose vicende spettrali che le si susseguonon e in continuo….se poi stabilire sia vero o falso,dipende solo da noi…l’eccessiva purezza di quei bambini,la loro candida condotta,troppo angelica per risultare insospettabile,troppo perfetta per risultare vera,la faceva ricadere in un incantesimo senza vie di fuga,in una magia gradevole ma allo stesso tempo terrificante,che senza saperlo la rendeva debole e inerme,senza forze per affrontare il nemico,senza piu nessuna preoccupazione superiore…Quei bambini avevano su di lei un effetto estasiante che riusciva a farle dimenticare tutto quella che aveva sospettato nei giorni sopra a qualsiasi cosa e la ingannavano inesorabilmente con i loro visetti angelici e le loro maniere cordiali… ogni cosa in lorocompagnia diventava meravigliosa,e lei a poco a poco,e senza rendersene minimamente conto,bramava per loro un’estrema sensazione di gelosia,quasi malata,quasi paranoica,li voleva per sé e per nessun altro,non li voleva solamente proteggere da quelle visioni tanto orribili che percepiva in modo costante,li voleva proprio per uso personale,per continuare a vivere in modo felice e senza pensieri,come se si trovasse sempre e in ogni momento in un sogno di cristallo….Lei non li avrebbe mai più lasciati scappare,non li avrebbe più lasciati andare via…loro erano di sua proprietà. Le sue visioni,le visioni del maggiordomo Quint e della signorina Jessel,non si rivelavano nella sua realtà tanto spaventose,ma appunto,come dicevo all’inizio,erano ulteriormente idealizzate e ingigantite dalla mente malata della nostra protagonista,che si costruiva un suo percorso mentale e macabro di tutto ciò,tanto che dopo le prime volte la visione vera e propria era ritenuta quasi di scarsa importanza,veniva considerata quasi come una liberazione,come una prova di non essere pazza,come della distruzione di tutto ciò che di spaventoso si era andata ad inventare lei stessa per poi ritrovarlo solamente nella sua immaginazione… il vero terrore nasceva nei suoi pensieri. Perché la vista dei due spiriti si trattava alla fine solamente di due persona normali,un po’ scarnite,ma senza ulteriori caratteristiche che avrebbero mai potuto spaventarla a morte,era tutto nel suo cuore,nel suo pensiero,nei suoi occhi.Non le interessava proteggere i bambini,oppure le interessava relativamente e con un atteggiamento di interesse:se fosse successo qualcosa ai bambini lei non avrebbe più potuto avere la vita piena di gioia che si era immaginata.Di questo ne è la prova l’ultimo tratto di racconto,dove addirittura non si accorge di aver spaventato a morte il piccolo Malese e di averlo fatto morire per la paura,lo aveva stretto a sé talmente forte da avergli impedito persino di respirare,l’aveva ucciso nelle troppa felicità che aveva provato nel pensare a quale meravigliosa vita la poteva attendere ora che aveva finalmente sconfitto i due spiriti… La protagonista della nostra storia è una ragazza perseguitata,senza pace,che non è riuscita a contenere le troppe e forti emozioni che la vita le ha riservato,riuscendo solo a perdere sé stessa e a smarrire la strada per il ritorno alla realtà degli uomini.
Thursday, March 16, 2006
"Il giro di vite"
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